Per tutti gli altri, sto zitto. Buona lettura.
Notturno, Overture
Ora prestatemi attenzione.
Smettete di parlare e
tendete l’orecchio a questo soffuso notturno che da qualche parte
comincia a suonare, dolce, rilassato e rilassante, concepito per
chissà quali strumenti, magari muti o magari no, non sarò io a
dirlo; piuttosto ascoltiamo, ascoltiamo e troviamo Lory, Marco e
Giorgio; parlano, ridono, fumano, cominciano discorsi che non
concludono, cazzeggiano insomma.
-Beh dai,ci spostiamo da
qui?- Dice a un tratto Lory allungando la mano verso la portiera
della macchina di Marco, sembra avere una fretta indiavolata, chissà
perché poi…
-Si dai, si va?- chiede
Marco sentenziando che comunque andranno via, nonostante abbia posto
una domanda.
Giorgio sta leggermente in
disparte seguendo placidamente la scena senza accennare a muoversi,
dà un ultimo tiro alla sigaretta, si perde per un attimo tra le
volute del fumo colpito dalla luce del lampione e finalmente si
avvia anche lui verso (IL SEDILE DAVANTI) l’auto.
-Dove si va?- chiede Marco
alla luna, alla notte e per buona misura anche a Lory e Giorgio che
siede (SUL SEDILE DAVANTI) con le ginocchia attaccate al cruscotto
per via delle gambe maledettamente lunghe di Lory, sebbene la cosa
non gli crei problemi.
In questo momento infatti,
è (FLIPPATO) in viaggio con la mente; la domanda di Marco è
incredibilmente stimolante e va, va lontano su una route 66 che
continua all’infinito,su una statale che attraversa migliaia di
piccolissimi borghi, su un intrico incredibile di strade sterrate che
portano sempre più lontano e che mai si finiscono di conoscere,
amen.
Dopo aver letto, sono andata a dare un'occhiata anche agli altri link che hai elencato, ma alla fine ho trovato molto più interessante il tuo racconto, spero di poter leggere presto anche il seguito! :)
RispondiEliminaAhahah!! Grazie mille, il seguito arriverà molto presto, insensato come gli si conviene :)
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