E tante altre cose, che metterle tutte poi viene un'introduzione troppo lunga e tanto non se la legge nessuno.
Notturno, Testa Di Culo e i Viaggiatori Dello Spazio
-Bene, alla luce di quanto
è successo io dico che dovremmo partire in cerca di nuovi posti,
costellazioni, pianeti o robe del genere- propone Lory il passeggero
spaziale.
-Giusto, via le paranoie e
fuggiamo dagli alieni-conferma Marco, il capitano spaziale.
-Io dico di fare rotta
verso la costellazione testa di culo!-Esclama Giorgio il navigatore
spaziale.
Un coro di –Giusto!-e
–Esatto!-saluta la proposta e definisce la nuova destinazione; le
luci del cruscotto indicano che stanno ormai viaggiando
nell’iperspazio.
-Scommetto che non
conoscete le barzellette sui Testa Di Culo- Esordisce il signor Testa
Di Culo.Siede accanto a Lory che lo ricambia con un’occhiata carica di sospetto; lo ha sempre trovato piuttosto viscido e non sapere con certezza quali sono i suoi orientamenti sessuali lo imparanoia non poco.
Si guarda intorno in cerca
di riscontro, Giorgio studia con attenzione gli strappi rattoppati
della borsa che tiene poggiata sulle ginocchia, sembra non aver
neanche sentito quello che ha detto, Marco è troppo concentrato
sulla guida del mezzo spaziale e non ha comunque mai apprezzato
particolarmente il suo senso dell’umorismo, Lory lo ignora
completamente, trovando forme nascoste nelle costellazioni o forse
inventando gruppi di stelle che creino figure che possano piacergli.
Capendo insomma che non
c’è storia, Testa Di Culo tace.-Dovremmo viaggiare su strade sconosciute, infinite, in modo che non potremo mai sapere dove siamo e dove stiamo andando- Sogna Giorgio.
-Volete andare in qualche posto?- Domanda Marco propositivo.
-Si, il problema è che arrivati a un certo punto non potremmo andare più avanti di così- Commenta deluso Giorgio.
-Ah ma è verde!- Esclama a un tratto Lory che nel frattempo è totalmente partito per la tangente.
-No no, aspetta è una chiave!-
-Ah minchia, è una minchia- conclude poi, ritrovando la consueta serenità.
-Oddio, non capisco più un cazzo- Dice Giorgio con voce strozzata.
Non sa se il discorso di Lory sia stato effettivamente pronunciato o se è frutto della sua immaginazione e per come vanno le cose, non è neanche interessato a scoprirlo.
Continua a guardare fuori dal finestrino i soliti asteroidi e i solitari pianeti che di tanto in tanto avvistano.
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