Notturno, all’Ufo e alle
Paranoie
Guardiamoli ora mentre
sostano accanto all’auto; non fosse per la campagna deserta attorno
a loro e per quel qualcosa nella luce della luna che ci dice che si è
fatto un po’ più tardi, crederemmo di essere tornati all’inizio
di questa nostra storia; guardiamo anche quella strana luce bianca
oh, un attimo è rossa, no, verde che scende veloce a bassissima
quota, viaggia verso l’orizzonte e prima di esserne nascosta,
sparisce semplicemente.
-Mh è un aereo- pensa
Giorgio i cui processi mentali sono di fatto parecchio lenti
quest’oggi.
-No, era troppo basso e
veloce- E’ lento il ragazzo, ma per gradi ci arriva.-Cazzo è scomparso di punto in bianco, era un ufo!-Un barlume di eccitazione accende i suoi occhi al pensiero.
-Vabbè era una allucinazione, l’avrò visto solo io- Risolve infine, rifugiandosi nella più comoda delle sue scappatoie per davvero tante occasioni.
Mette mano alla busta di
tabacco dentro la fidatissima e logora borsa che da anni porta si
porta appresso, già comincia a dimenticare quello che ha appena
visto, quando…
-Ma che cazzo era quel
coso?- E’ Lory, lo sguardo rivolto nella direzione della presunta
allucinazione di Giorgio.-Non mi dire che l’hai visto pure tu!-Dice Giorgio risvegliato bruscamente dal suo torpore.
-Era un aereo.- E sembra chiudersi qui la questione.
-Era troppo in basso e troppo veloce per essere un aereo e poi è scomparso all’improvviso!-
-Era un ufo, aveva pure dei colori strani,cambiavano o non so…-
Giorgio è davvero emozionato ora, Marco dal canto suo, continua a non proferire verbo e osserva con sospetto due esseri informi, verdi e sicuramente extraterrestri che sostano alle spalle dei suoi compagni che ignari proseguono a discutere con foga.
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